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ARRESTI

ARRESTI si tratta di una misura limitativa della libertà personale che consente alle Forze dell’Ordine, SOLO alla presenza di determinate circostanze di fermare una persona privandola delle sua libertà di movimento. In gergo è definita una misura cautelare personale  che può essere disposta, sempre da un Giudice, alla presenza di due requisiti:
1 –  la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza (art. 273 c. 1 c.p.p.); significa che devono esserci  delle  prove gravi, precise e concordanti che riconducono il fatto accaduto alla tua persona.
2 –  le esigenze cautelari (art. 274  c.p.p.); significa, in parole povere, che le indagini in corso non possono essere svolte senza che tu venga trattenuto e inoltre  ci deve essere il pericolo concreto (cioè dimostrabile) che tu possa darti alla fuga, possa commettere nuovamente il reato di cui sei accusato.  Ancora che il fatto di cui sei accusato abbia pena elevata (superiore a due anni di reclusione).

ARRESTI DOMICILIARI

La misura dell’arresto può essere scontata anche a casa. Non è detto che sia per forza l’abitazione propria, può essere anche la disponibilità dell’abitazione di un altra persona.
Se un tempo non troppo remoto era abbastanza raro ottenere un arresto domiciliare adesso non lo è più. Anzi si favorisce qualunque misura – ove possibile avuto riguardo alla gravità del fatto – diversa dal carcere. Il carcere è l’ultima ratio. 


OBBLIGHI DI CHI È agli arresti domiciliari

La misura cautelare – vuol dire che viene disposta come cautela per lo Stato  e per la collettività – è sempre irrogata da un GIUDICE. L’arresto della persona viene effettuato dalla Forze dell’Ordine e deve essere convalidato entro 48+48 ore dal Giudice che,  se riterrà,   applicherà la misura con questi obblighi:
–  non potersi allontanare dall’abitazione o altro luogo individuato dal magistrato  (a meno che il giudice lo non preveda)
–  non poter usare la rete internet,  il cellulare,  non poter ricevere visite di persone, al di fuori di coloro che abitano nello stesso luogo (a meno che il giudice lo conceda)
essere immediatamente reperibile ai controlli che possono essere disposti in qualunque momento del giorno (notte compresa)

SE IL CAMPANELLO NON FUNZIONA?

Si deve comprendere che chi si trova agli arresti domiciliari è a tutti gli effetti un detenuto. Cioè una persona che dovrebbe scontare la misura in carcere. Per cui  poter stare a casa insieme ai propri affetti e alle proprie cose è  una situazione fortemente privilegiata La misura prevede per sua natura il controllo Se il tuo campanello non funziona?
Se si tratta di una situazione imprevedibile (un guasto sulla line elettrica) non ne risponderai, diversamente si!
Non adoperarsi affinché “gli strumenti che consentono di effettuare i controlli della polizia giudiziaria, come il campanello e il citofono dell’abitazione…, siano sempre efficienti” equivale a sottrarsi ai controlli  e quindi all’evasione.

Cassazione Cassazione penale, sezione III, sentenza 1 marzo 2019, n. 8975.

ll non poter controllare la presenza  equivale ad assenza.
In questi termini si è espressa la Cassazione Cassazione penale, sezione III, sentenza 1 marzo 2019, n. 8975.

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