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Assegno di divorzio

Assegno di divorzio tema molto scottante!
La scure della Cassazione continua ad abbattersi sull’assegno di divorzio!
Già da maggio scorso (2017) sono stati dettati nuovi criteri in tema di  assegno divorzile che fanno riferimento alle reali possibilità economiche del coniuge richiedente di  automantenersi. Qui analizziamo l’ipotesi in cui il beneficiario dell’assegno venga a mancare.

Se muore il coniuge beneficiario?

L’assegno di divorzio cessa con la morte del beneficiario?
In giurisprudenza si erano formati due orientamenti.
Coloro che sostenevano che il diritto permanesse a carico del”eredità.
Coloro che, ritenendo si tratti di un diritto personalissimo, ne indicavano l’estinzione con la morte di uno dei coniugi.

Cassazione Civile, sez. I, sentenza 20/02/2018 n° 4092.

La Cassazione ha seguito il secondo orientamento: il diritto si estingue con la morte.
Il ragionamento che sta alla base prende le mosse  dall’art 149 CC secondo il quale: il matrimonio si scioglie se muore uno dei coniugi.
Pertanto il decesso estingue ogni rapporto obbligatorio tra i coniugi e questo vale anche per le separazione e i divorzio che ne vengono ugualmente travolti. Infatti, se muore un coniuge, cessa la materia del contendere.
Unica eccezione sono  i provvedimenti definitivi, cioè già passati in giudicato al momento della dipartita. Quindi se c’è già una sentenza passata che stabilisce un assegno a favore del coniuge, la morte dell’onerato non fa venire meno il diritto che si trasferisce sull’eredità. Pertanto il  beneficiario potrà ottenere degli eredi  quanto gli è stato assegnato.

In questi termini si è espressa la Cassazione

«L’obbligo di contribuire al mantenimento dell’ex coniuge è personalissimo e non trasmissibile proprio perché si tratta di una posizione debitoria inscindibilmente legata ad uno status personale e che conserva questa connotazione personalissima perché può essere accertata solo in relazione all’esistenza della persona cui lo status personale si riferisce».
Questo nuovo orientamento, divenuto subito maggioritario, è in armonia con le ultime scelte di cd.  “politica giudiziaria”.
Ciò però non tiene conto di una considerazione molto importante e sentita. L’assegno attribuito al coniuge spesso è una voce importante nel bilancio familiare, non solo per il  beneficiario, ma per l’intera famiglia quindi per i figli; di questo aspetto la Corte si è totalmente disinteressata!

GRAZIE DI AVER LETTO L’ARTICOLO

Abbiamo realizzato questo scritto per informare i coniugi sui loro diritti.
Lo Studio Legale Bearzotti è a tua disposizione per fornire ogni consulenza in materia civile.
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