BONUS BEbE’ 2019
Bonus bebe’ si tratta del contributo disposto a favore dei genitori che hanno un reddito basso per far fronte alle spese per la crescita dei figli. Sembrava che per il 2019 non ci fosse la disponibilità finanziaria, invece il Ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, ha dichiarato, in questi giorni, che è stato previsto un finanziamento di 444 milioni di euro per rinnovare il bonus bebe’. Tutte queste proposte sono state approvate dalla Commissione Bilancio e entrano in vigore il 1 gennaio 2019. L’INPS ha dichiarato che sarà in grado di ricevere le domande dal 28 gennaio 2019.
CHI AVRA’ DIRITTO AL BUNus BEBE’?
I genitori di bambine e bambini nati o adottati dal 01 gennaio al 31 dicembre 2019 e, se si tratta del secondo figlio il bonus bebe’ aumenta del 20%.
Dalle indiscrezioni che circolano il “pacchetto famiglia” prevede un contributo di:
– 1.920,00 annuo per chi ha una fascia di reddito fino a 7000,00 (lordi)
– 960,00 annuo per chi ha un reddito dal 7000,00 a 25.000,00 (lordi)
Il contributo si potrà richiederlo anche per il secondo figlio nato o adottato dal 01 gennaio al 31 dicembre 2019.
PREVISIONE DI CONGEDI PARENTALI più flessibili
Si introduce anche un maggiore flessibilità per i congedi parentali, che potranno essere richiesti fino ai 16 anni (e non più 12) Questi sono previsti dal testo unico a sostegno della maternità e paternità articolo 2: sono l’astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore affinché ai figli sia garantito il diritto di passare del tempo significativo con i genitori.
Si distinguono dai congedi di maternità, cioè l’astensione obbligatoria dal lavoro della lavoratrice, e dai congedi di paternità” cioè l’astensione dal lavoro del lavoratore, fruito in alternativa al congedo di maternità.
Il Ministro delle Famiglia vorrebbe ripensarli in questi termini: far scegliere alle mamma se accedere a un periodo di tre mesi di maternità facoltativa retribuita al 60%, oppure di sei mesi di maternità retribuita al 30%; sembrerebbe quindi in aggiunta ai 5 mesi obbligatori prima e dopo il parto
Fondo di sostegno per le crisi familiari”
Si parla anche dell’istituzione di un “Fondo di sostegno per le crisi familiari” da 10 milioni di euro annui; per ora la dicitura è piuttosto vaga “crisi familiare” e non si comprende da chi verrebbe “certificata”.
Si prevede un raddoppio delle detrazioni fiscali per figli disabili da 400,00 attuali agli 800,00 euro annui.
IVA agevolata al 5% per i prodotti per l’igiene femminile, dei neonati, dei disabili e degli anziani.
rifinanziamento del cosiddetto voucher baby sitting
Cioè si prevede di rifinanziare, a favore di lavoratrici autonome e dipendenti, una somma da destinare alle spese della “tata”; ancora non è stato chiarito quale sarà il tetto massimo richiedibile.
Sarà la commissione Bilancio, a cui spetta l’ultima parola, a indicare quali risorse potranno essere stanziate.
Grazie di aver letto l’articolo! Contattateci per avere maggiori chiarimenti o per inoltrare le richieste.