Cane
Cane grande AMICO delle persone. Il fenomeno della solitudine ha condotto molti a scegliere di adottare un cane. Viene consigliato anche per alleggerire la depressione, l’ansia e la vecchiaia. Il cane è un grande impegno, ha bisogno di presenza dell’umano, di attenzione e di cure. Chi si stanca di averlo e lo abbandona, lo lascia vivere in condizioni crudeli o non lo cura se malato è passibile di denuncia e di essere condannato; come la recente sentenza della Cassazione ha stabilito (vedi sotto).
MALTRATTAMENTO di ANIMALI
Il maltrattamento degli animali, quindi anche del cane, è un reato. Puoi denunciare chi, con crudeltà o senza che vi sia alcun motivo, costringe un animale a vivere in condizioni inaccettabili. Così prevede l’art. 544 ter CP ; il colpevole, oltre a subire un processo penale, può essere condannato alla pena da tre a diciotto mesi di reclusione o alla multa da 5.000 a 30.000. Abbiamo già scritto sul punto maltrattamento animali
Cassazione penale, sez. III, sentenza 23/05/2019 n° 22579
Si segnala questa sentenza della Suprema Corte il cane era stato visto a vagare per strada in pessime condizioni e, su segnalazione dei cittadini, era stato soccorso da veterinari delle Asl. La Corte compie un esame nel concetto di lesioni art. 582 cp vedi per stabilire che qualora “la sussistenza di un’apprezzabile diminuzione della originaria integrità dell’animale sia comunque diretta conseguenza di una condotta volontaria commissiva o omissiva” questi ne risponde penalmente.
Quindi non solo il comportamento volontario crudele, ma anche il comportamento di volontaria trascuratezza.
VOLONTARIA TRASCURATEZZA verso il cane
Non aver sottoposto il cane alle cure, nonostante lo stato di salute dell’animale fosse evidente, significa accettare il rischio di un aggravamento delle sue condizioni. L’incuria del padrone aveva cagionato all’animale notevoli sofferenze per l’aggravarsi della malattia.
La Corte ha evidenziato come anche il protrarsi di una malattia senza adeguate cure per limitarla o debellarla configuri le lesioni rilevanti ex art. 544 CP “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
Nella nozione di malattia rientrano “le limitazione funzionale o un significativo processo patologico o l’aggravamento di esso ovvero una compromissione significativa delle funzioni dell’organismo”.
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