Esercizio del Diritto di visita
L’esercizio del Diritto di visita è un diritto dei figli di poter stare con i genitori sia che si tratti di una situazione di affidamento congiunto o esclusivo.
Ogni separazione, divorzio o termine della convivenza prevede una regolamentazione dei rapporti nell’interesse dei figli. Tra queste vi sono le modalità in cui figli e genitori si frequentano. Se le regole vengono violate cosa si può fare?
Diritti dei minori
L’arr. 155 Codice Civile recita: “Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”
Quindi è pacifico che è un diritto del figlio quello di mantenere rapporti significativi con i genitori. Il che implica una frequentazione continuativa, cioè vivere insieme il quotidiano. Significa che i genitori, anche se separati o divorziati, devono adoperarsi fattivamente per passare del tempo con loro.
La vita muta, nuove famiglie nuovi fratelli
I figli crescono e cambiano le situazioni familiari: si formano nuove coppie, nascono nuovi fratelli, si affronta l’adolescenza ecc…Di fronte a tutto ciò i genitori hanno l’obbligo di adoperarsi perché l’esercizio del diritto di vista dei figli preesistenti non venga meno e non subisca diminuzioni. Se ciò accade? Bisogna sollevare l’attenzione sui bisogni dei figli; da soli, richiamando l’altro ai suoi doveri, o con l’aiuto di un legale.
Diritto di visita: padre che non tiene più i figli con sé
Purtroppo l’esperienza e i dati statistici ci dicono che accade, con frequenza, che i rapporti con il padre vadano “esaurendo”.
Se il padre si dimostra sempre meno disponibile a passare del tempo con i figli – con scuse del tipo: devo lavorare, non mi sento bene, questo fine settimana non posso, durante la settimana non posso più, le ferie non ce la faccio ecc. – che fare?
Come sappiamo gli obblighi di fare non sono coercibili. Cosa vuol dire? Che non si può obbligare un genitore a stare per forza con la figlia o il figlio.
Perché? Stare con una figlia/o è prima di tutto accoglienza, se non c’è questo sentimento e il minore viene trattato come un soprammobile, che prendo e appoggio lì, non posso che procurargli una sofferenza.
Cosa puoi fare se il padre non sta con i figli?
Separazione e divorzio sono situazioni regolate da accordi. Se la situazione cambia posso chiedere che gli accordi cambino, anche per ciò che riguarda l’esercizio del diritto di visita.
Dal punto di vista economico: cioè se mi devo occupare sempre io dei figli è chiaro che devo lavorare di meno o che debba pagare una terza persona che lo faccia, per cui ho diritto di essere sostenuta/o economicamente.
Inoltre, se ho provato a sollecitare il padre, con tutti i mezzi a mia disposizione, affinché riprenda i rapporti con i figli e ho cercato di favorirlo al massimo in questo posso rivolgermi al giudice con un ricorso ex art. 709 ter cpc.
Ricorso ex 709 ter cpc
Di cosa si tratta? Di una richiesta rivolta al Giudice di valutare come viene esercitata la responsabilità genitoriale. In caso di gravi inadempienze o di atti che comunque arrechino pregiudizio al minore – come il mancato esercizio protratto del diritto di visita – il Giudice può:
1) ammonire il genitore inadempiente;
2) disporre il risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti del minore, od a carico di uno dei genitori, nei confronti dell’altro;
3) condannare il genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.
I genitori devono favorirsi nell’esercizio del diritto di visita
Da questo dato non si può prescindere. La Cassazione ha affermato l’importanza di un’indagine “sulla capacità dei genitori di comprendere i bisogni dei figli, tra i quali di riconoscere le loro esigenze affettive. In particolare la capacità di “preservargli la continuità delle relazioni parentali attraverso il mantenimento della trama familiare , al di là di egoistiche considerazioni di rivalsa sull’altro genitore”.
Grazie di aver letto l’approfondimento
Abbiamo realizzato questo scritto per fornire informazioni e chi si trova in situazioni di conflittuale esercizio del diritto di visita
Lo studio legale Bearzotti è a tua disposizione per fornire ogni consulenza in materia di tutela dei tuoi diritti e di quelli dei tuoi figli.
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Buongiorno. Io mi sto separando. X ora viviamo ancora insieme e abbiamo 3 figli. Una maggiorenne e 2 minori. Io sto 24 ore su 24 con loro nonostante abbia un compagno che vedo ogni giorno ma sempre con i miei figli presenti…più che altro i minori. Il padre e già 2 mesi e più che manca tutto il giorno. Ora che da quasi un mese ha anche lui una compagna manca pure la notte. Rientra x una doccia e poi sparisce fino alle 5 del mattino. Poi di nuovo tutto il giorno. Questo fa si che io non abbia una vita affettiva…ore libere..etc. l’udienza sarà a novembre. Cosa posso fare? Mi sembra un’ingiustizia che un giudice dia l’affidamento congiunto quando alla fine lui se n’è fregato altamente per mesi. Oltretutto senza contribuire ad alcun tipo di sostegno economico.
Gentile Signora mi dispiace molto di ciò che racconta. E come non condividere il suo pensiero e la sua pena? Lei ha un avvocato che la segue nella separazione a cui DEVE far presente la sua situazione e farsi aiutare. Non accetti condizioni di cui poi se ne pentirà per i prossimi anni a venire! In bocca ala lupo
Buongiorno io ho una ex moglie che contravviene sempre ai suoi doveri di tenere i figli nei giorni prestabiliti. Adducendo mille scuse. Un figlio 15 anni ha deciso di vivere da me il piccolo invece da lei e viene da me ogni Week end invece che Week end alterni e in piu durante la settimana… le passo anche un assegno di mantenimento per il più piccolo. cosa si fa quando gli accordi non vengono rispettati continuamente?
Buongiorno, crescere i figli da separati o divorziati non è mai un’impresa semplice questo per tutte le coppie che si sono divise. Inoltre gli accordi vengono presi e cristallizzati in un atto ma con il passare del tempo cambiano le esigenze dei figli, dei genitori e le situazioni concrete. Per questo gli accordi sono sempre modificabili, si può chiedere al tribunale che gli accordi vengono rivisti il ragione della non attualità degli stessi; questo accade frequentemente. Deve rivolgersi a un avvocato. Se l’altro coniuge è d’accordo può essere fatta una modifica consensuale sia in termini di modifica del diritto di visita che in termini di contributo al mantenimento visto il maggior carico di tempo che lei passa con i figli.
Lieti se vorrà lasciarci una recensione, anche solo le stelle, link https://g.page/studiolegalebearzotti/review
Buongiorno ho 53 anni invalido civile al 100% con diverse patologie gravi,sono divorziato legalmente dal 2019 sono disoccupato da alcuni anni e percepisco una pensione di circa 650€,puntualmente il mantenimento viene dato,l’unica cosa che mi viene rimproverata è che non riesco a stare con i ragazzi come accordo di divorzio per via della mia salute…i miei figli hanno 23 (disabile) e 16 anni…come posso risolvere questa situazione?a cosa andrei incontro?convivo con la mia compagna a 40km circa da loro non ho macchina e nulla intestato…grazie
Se ha problemi di salute chieda aiuto alla sua compagna se va a prendere i suoi figli e poi li riporta. Altro non posso dire. E’ un diritto dei figli poter stare con entrambi i genitori