Eredità e unione civile
Eredità e unione civile tra persone dello stesso sesso: la materia è stata regolamenta con la legge Cirinnà (L. 76/2016), entrata in vigore il 5 giugno 2016. In materia ereditaria si crede che ci sono delle differenze con le coppie sposate e quelle unite civilmente, ma non è così! Infatti le situazioni sono equiparate, quindi si applicano le stesse norme che regolano la materia delle successioni. Mentre coloro che non ricevono tutela sono le semplici convivenze.
Cosa dice la legge
La Legge Cirinnà estende ai partner dell’unione civile la disciplina delle successioni.
Il comma 21, dell’unico articolo previsto nella legge, stabilisce che alle parti dell’unione civile si applicano gli articoli relativi alla disciplina della successione necessaria (artt. 536-564) e della successione legittima (artt. 565-586). Perciò la disciplina prevista per il coniuge superstite (moglie o marito) si applicata anche al partner dell’unione civile superstite.
Ognuna delle parti dell’unione civile rientra così nella categoria di eredi.
Se vuoi comprendere chi sono i soggetti coinvolti in una successione trovi qui un approfondimento.
Il partner nella successione legittima
La successione legittima si ha quando, in mancanza di un testamento, l’eredità si devolve in base alle regole indicate nel codice civile.
In caso di unione civile, il partner superstite vanta il diritto sull’eredità del compagno/a che si suddivide in questo modo :
– metà, se c’è un figlio
– un terzo, se ci sono più figli
– due terzi, se ci sono ascendenti, fratelli o sorelle
– intera in mancanza di figli, genitori o fratelli e sorelle
Il partner nella successione necessaria
La successione necessaria, prevede che vengano necessariamente riservate delle quote del patrimonio del defunto ad alcuni familiari, anche in caso di testamento.
Anche in questo caso il partner dell’unione civile è parificato al coniuge e quindi gli sono riservati:
– i diritti sulla casa familiare e sull’uso del mobilio (cd diritto di abitazione vita natura durante o per la durata del godimento della casa familiare)
– metà del patrimonio del defunto
– un terzo, in presenza di un figlio
– un quarto, se i figli sono più di uno.
Il partner in caso di testamento
Se hai deciso che i tuoi beni vadano alla tua compagna puoi scriverlo nel testamento. Che può essere pubblico (fatto davanti a un notaio) o olografo (fatto da te). Puoi stabilire ciò che più ti aggrada, anche di devolvere tutto al tuo partner, anche in presenza di legittimari (cioè di soggetti che hanno diritto a ricevere una parte dei tuoi beni). Questi ultimi, per andare contro la volontà del defunto, dovranno impugnare il testamento e far valere davanti a un Giudice i loro diritti. Accade di frequente, specialmente se non si tratta di beni di grande valore e se i rapporti tra legittimari (figli del defunto, sorelle, fratelli e genitori) sono di rispetto reciproco che vengano rispettate le volontà del testatore e che quindi resti tutto all’erede designato dal defunto.
Grazie di aver letto l’approfondimento
Abbiamo realizzato questo scritto per riprendere alle molte domande legate alla sorte dell’eredità nell’unione civile
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