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Negoziazione assistita supportata

Hai sentito parlare della negoziazione assistita supportata? E’ un sistema finalizzato alla composizione della lite, anche in ambito familiare. Da tempo ormai la legge prevede che separazione e divorzio possano essere definiti dagli avvocati, senza ricorrere al tribunale, attraverso la negoziazione assistita
Può accadere, per varie ragioni, che avvocati e parti non riescano a trovare un accordo e sia opportuno il supporto anche di un meditare familiare. In questo caso parliamo di negoziazione assistita supportata,  vediamo meglio di che cosa si tratta.

Negoziazione assistita

Il collasso della giustizia civile ha indotto il legislatore a trovare dei metodi alternativi, tra i quali la negoziazione assistita.
Il  DECRETO-LEGGE 12 settembre 2014 testo coordinato con la legge di conversione introduce la convenzione di negoziazione assistita:
Art. 2  “e’ un accordo mediante il quale le parti convengono di cooperare in buona fede e con lealtà per risolvere in via amichevole la controversia tramite l’assistenza di avvocati”.
Una parte invita formalmente,  per il mezzo del proprio legale,  l’altra parte a stipulare un accordo per la risoluzione di una controversia. Accettato l’invito viene sottoscritto un contratto di negoziazione,  in cui vengono indicati i tempi e le regole di svolgimento degli incontri.  Al termine se si trova un accordo avrà valore di legge, al pari di una sentenza. Se non si riesce a trovare un accordo il verbale negativo varrà come prova di aver tentato la via conciliativa, prima di agire in giudizio.

Prima di gettare la spugna con un verbale negativo…

Accade di frequente che le persone, messe l’una di fronte all’altra, pur con l’ausilio dei rispettivi avvocati non riescano ad esprimere tutto ciò che li “tormenta”, e quindi che si susseguono incontri senza arrivare a trovare un accordo.
In questi casi potrebbe essere risolutivo l’intervento di un mediatore, cioè una persona terza rispetto alla lite (terza come è un giudice).
Infatti gli avvocati sono tenuti a sostenere le richieste dei propri assistiti e, in alcune circostanze,  può risultare difficile proporre soluzioni apparentemente distanti dalle richieste del cliente.  L’introduzione di un terzo trasforma la negoziazione, in negoziazione supportata.

Negoziazione assistita sopportata

Il regolamento dell’Organismo di Conciliazione Fiorentino    servizi per la famiglia prevede all’articolo 2 la negoziazione assistita supportata:

In caso di negoziazione assistita in materia familiare, gli avvocati, all’inizio del procedimento, o in una fase successiva, qualora ritengano utile e opportuno per il buon esito della negoziazione ricorrere all’intervento di un professionista imparziale e indipendente che favorisca la composizione del conflitto tra le parti da loro assistite, possono rivolgersi a OCF – Servizi per la Famiglia e chiedere la nomina di un terzo, con la formazione di mediatore familiare.

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