Separazione con negoziazione assistita conviene?
Separazione con negoziazione assistita è stata introdotta nel 2014 e ha ricevuto un grande consenso. Anche gli avvocati più legati alla tradizionale separazione ormai la praticano. Marito e moglie devono essere preparati affinché riesca al meglio, cioè devono essere disposti a collaborare con correttezza e buona fede. Vediamo come.
Separazione consensuale e separazione con negoziazione assistita differenze
Nella separazione consensuale sono gli avvocati tra di loro che trovano un accordo e lo depositano in Tribunale. In alcuni casi viene fissata un’udienza, in altri il tribunale provvede direttamente all’omologa dell’accordo; normalmente ci vuole un anno.
Nella negoziazione assistita sei tu a rappresentare ciò che vuoi e come vorresti che venisse fatto; lo stesso farà l’altro coniuge. L’accordo viene trovato dopo uno o più incontri su di un testo condiviso e tradotto poi in linguaggio giuridico dagli avvocati. La Procura della Repubblica appone il proprio visto e l’accordo viene trasmesso all’ufficiale di stato civile. La separazione si realizza in due, massimo tre mesi.
Collaborare con correttezza e buona fede, cosa significa?
Nella separazione con negoziazione assistita le parti prima di iniziare firmano un contratto, in cui si impegnano a collaborare con onestà e limpidezza, senza nascondere ciò che pensano e ciò che effettivamente vogliono ottenere. Per questo hai diritto a ricevere un’adeguata istruzione da parte del tuo avvocato, solo così la negoziazione assistita può produrre gli effetti al meglio. Perché ciò che conta è la tua volontà e l’interesse che intende perseguire.
Il legale svolge il ruolo di mediatore, cioè cerca di indicare la strada per ottenere il risultato voluto; ma da entrambe le parti.
Il ruolo dell’avvocato nella negoziazione assistita
Il ruolo dell’avvocato è marginale: nel senso che non è lui in prima persona che gestisce la situazione.
L’attore sei tu, e lo stesso l’altro coniuge, parlando tra di voi manifestate le vostre intenzioni e rappresentate i risultati che vi aspettate di ottenere l’uno dall’altra.
L’avvocato è fondamentale prima dell’inizio degli incontri, perché può aiutare la parte ad individuare le questioni sulle quali non è disponibile a rinunciare. L’avvocato è importante dopo l’incontro al fine di raccogliere tutte le questioni che sono emerse per rivederle insieme e rifletterci su.
Sarà poi l’avvocato, o gli avvocati, a tradurre il linguaggio giuridico l’accordo raggiunto.
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