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Strada dissestata, cado in bici posso chiedere i danni ?

Strada dissestata: le possibilità di farsi male aumentano esponenzialmente, ancor più in bici. Qualora mi faccia male posso per chiedere i danni all’Ente che deve provvedere alla manutenzione della strada.
Prima di tutto in bici DEVO seguire le regole dettate dal codice della strada (art. 182). Trattando di un veicolo (azionato dalla forza muscolare) come tutti i veicoli è soggetto alle medesime regole di circolazione.
Per cui, se vada contro senso, sui marciapiedi (non autorizzati al percorso ciclabile) senza illuminazione (davanti e dietro) senza freni – insomma in tutte le altre  situazioni in cui sono contro le regole –  e, cadendo mi faccio male, sarà assai difficile ottenere un risarcimento da parte di chiunque.

In caso di insidia o trabocchetto?

Cado in bici posso chiedere i danni al Comune se provo che sono caduta a causa di un’insidia lungo il percorso; cioè se la strada dissestata.
In secondo luogo devo dimostrare che l’Ente, proprietario della strada, cui è demandata la manutenzione era in difetto.
Ad esempio: se, lungo il percorso, non mi è stato possibile accorgermi dell’esistenza di una buca perché ad es. la strada mancava di illuminazione (perché uno o più fari erano guasti) e la buca non era di dimensioni tali da essere facilmente visibile o si era formata nell’immediatezza (ad esempio per uno abbassamento improvviso del terreo stradale) posso richiedere i danni.

 Faccio da sola o mi rivolgo a un legale?

Posso fare da sola.
Verifico il  proprietario della strada. Preparo una lettera raccomandata in cui descrivo  in maniera dettagliata e circostanziata i fatti, indico il mio danno e il suo ammontare. Ogni Ente ha il suo ufficio che tratta i danni. Attendo che mi rispondano e tratto il mio diritto a vedermi riconoscere una liquidazione.
Normalmente gli uffici si interfacciano con i legali cui è demandata la trattazione dei sinistri.
Deve ricordarsi che gli Enti proprietari delle strade, si affidano alle Compagnie di Assicurazione. I loro contratti  prevedono normalmente per il danneggiato anche il pagamento delle spese legali. Ciò perché, la tutela del danno, involge tutta una serie di questioni tecniche che non sono, e non possono essere normalmente, conosciute dal cittadino.
E’ prassi che le trattazioni effettuate per il tramite dell’avvocato conducano a un ristoro ritenuto più soddisfacente e ciò senza costi a carico del danneggiato.

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