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VIOLenZA DOMESTICA e nelle relazioni sentimentali

Violenza domestica è definita come:  “uno o più atti gravi ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra persone legate, attualmente o in passato, da un vincolo di matrimonio o da una relazione affettiva, .. indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”  L.119/ 2013
E’ quella  rivolta nei confronti di ogni componente del nucleo familiare: moglie, figlie, figli, anziani, badanti.
Oppure rivolta verso la propria partner: amica, fidanzata, ragazza, compagna, moglie, amante ecc.
Se ne deve parlarne al maschile, perché purtroppo, sono gli uomini a commettere violenza.
Come sappiamo dalle statistiche, ISTAT novembre 2017, i dati sono impressionanti.

informarsi e dare informazione

L’informazione è il primo livello per combattere la violenza domestica e aiutare le vittime.
Per fare un paragone forte, è come la mafia, finché non se ne parlava non esisteva; ma più se ne parla e più la coscienza sociale aumenta e con essa  la volontà di opporsi all’ingiustizia.
Per cui, chi subisce violenza, deve parlarne e deve informarsi dei centri a sostegno della donne presenti su tutto il territorio nazionale.
Le statistiche ci dimostrano che, se non si chiede aiuto e se non si viene sostenuti, nel percorso di recupero di sé stesse, si ritorna dal proprio carnefice!
A livello sociale, è sempre attiva la rete di protezione per accogliere le vittime; ogni Comune ha la sua, basta chiamare.
Abbiamo già trattato vari temi che riguardano la violenza sulle donne; vi segnalo l’approfondimento sullo stolker e l’articolo sul femminicidio.

PRIMA DELLA DENUNCIA legge 15 ottobre 2013 n. 119

Molte donne, per un’infinità di ragioni, sono impaurite a presentare una denuncia. Affrontare un processo penale non è una situazione leggera per nessuno, specialmente per chi ha subito violenza domestica o nelle relazioni.
Infatti, le denunce sono pochissime rispetto alle reali stime del fenomeno.
La legge15 ottobre 2013, n. 119disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere..” ha previsto, all’art. 3, che quando venga segnalato un fatto riconducibile  nell’ambito di violenza domestica, il questore, anche in assenza di querela, può procedere, assunte le informazioni necessarie da parte degli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, all’ammonimento dell’autore del fatto.”
Pertanto  il primo passo può essere fatto senza depositare un atto di querela (denuncia) e quindi senza far partire un ingranaggio che poi non si può fermare.

l’ammonimento del questore

La  vittima si è rivolta alle forze dell’ordine e ha rappresentato la sua situazione. Verranno svolte le indagini ai fini di raccogliere delle informazioni e sentire le persone informate sui fatti.
Successivamente, e nel giro di pochissimo tempo, il questore notificherà, a chi ha commesso gli atti di violenza domestica, un verbale. Nel verbale sarà indicato il giorno, il luogo e l’ora in cui dovrà recarsi per essere ammonito.
Cosa vuol dire? Che un funzionario di Polizia, nelle vesti del questore, contesterà i fatti di cui è accusato e gli intimerà di “tenere una condotta conforme a legge” e che, in difetto, verrà deferito all’autorità giudiziaria senza necessità che venga sporta una querela. Inoltre verrà informato che una persona ammonita soggiace a una pena più grave se ritenuto colpevole del reato di atti persecutori  (612 bis cp).

l’esperienza

Per esperienza, l’ammonimento è una situazione che non viene vissuta con leggerezza da chi la subisce.
Essere accusato, in un ufficio di Polizia, di fatti gravi  è una brutta situazione, che lascia traccia.
Infatti si tratta dell’anticamera, l‘ultima, prima che lo Stato intervenga con un procedimento penale.
Inoltre è una cartina di tornasole per la vittima; infatti, se la situazione non muta, devono scattare subito altre e più gravi situazioni di protezione personale della donna.

Lo Studio si occupa di diritto  penale dal 1991; pertanto  siamo in grado di supportare qualunque situazione che abbia rilevanza penale.

 

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